domenica 4 marzo 2012

LE RONDINI - LUCIO DALLA







Le rondini 

Vorrei entrare dentro i fili di una radio 
E volare sopra i tetti delle città 
Incontrare le espressioni dialettali 
Mescolarmi con l'odore del caffè 
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali 
E con la polvere dei sogni volare e volare 
Al fresco delle stelle,
 anche più in là 

Sogni, 
tu sogni nel mare dei sogni. 


Vorrei girare il cielo come le rondini 
E ogni tanto fermarmi qua e là 
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici 
E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità. 


Vorrei seguire ogni battito del mio cuore 
Per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove 
Da dove viene ogni tanto questo strano dolore. 


Vorrei capire insomma che cos'è l'amore 
Dov'è che si prende, dov'è che si dà 
Sogni, 

tu sogni nel cielo dei sogni.



venerdì 10 febbraio 2012

Wisława Szymborska


 
Morire . Questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti
strofinarsi contro i mobili?
Qui niente sembra cambiato
eppure tutto è mutato
niente sembra spostato
eppure tutto è fuori posto
la sera la lampada non è più accesa
si sentono passi sulle scale
ma non sono quelli
anche la mano
che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa non comincia
alla sua solita ora
qualcosa non accade
come dovrebbe
qui c'era sempre qualcuno. Sempre.
e poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci
in ogni armadio si è guardato
si è cercato sulle mensole
e infilati sotto il tappeto
ma non ha portato a niente
si è  persino infranto il divieto
di  entrare nell'ufficio
e si sono sparse carte dappertutto.
Cos'altro si può fare
aspettare e dormire
che provi solo a tornare
che si faccia vedere se osa !
Deve imparare che
questo non si fa a un gatto.
Gli si andrà incontro
con aria distaccata
un po' altezzosi
come se non lo si vedesse
 camminando  lentamente
sulle zampe molto offese
e soprattutto
non un salto nè un miagolio.
Almeno non subito.
 

giovedì 2 febbraio 2012

KAREN DZHANGIROV

  


Crescono i figli,
ora dopo ora perdendo maestà.
Ad ogni minuto
il loro mondo si riduce,
inesorabilmente,
dalla silouette d'un giocattolo
alla dimensione di un destino.

PABLO NERUDA






-Ode al giorno felice-
 

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.


Camminando,dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.


GIANNI RODARI


                                                                            FOTO DI JANAS DEL BLOG   JANAS   



Il cielo è di tutti
 
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

E' mio, quando lo guardo.
E' del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.