venerdì 10 febbraio 2012

Wisława Szymborska


 
Morire . Questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti
strofinarsi contro i mobili?
Qui niente sembra cambiato
eppure tutto è mutato
niente sembra spostato
eppure tutto è fuori posto
la sera la lampada non è più accesa
si sentono passi sulle scale
ma non sono quelli
anche la mano
che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa non comincia
alla sua solita ora
qualcosa non accade
come dovrebbe
qui c'era sempre qualcuno. Sempre.
e poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci
in ogni armadio si è guardato
si è cercato sulle mensole
e infilati sotto il tappeto
ma non ha portato a niente
si è  persino infranto il divieto
di  entrare nell'ufficio
e si sono sparse carte dappertutto.
Cos'altro si può fare
aspettare e dormire
che provi solo a tornare
che si faccia vedere se osa !
Deve imparare che
questo non si fa a un gatto.
Gli si andrà incontro
con aria distaccata
un po' altezzosi
come se non lo si vedesse
 camminando  lentamente
sulle zampe molto offese
e soprattutto
non un salto nè un miagolio.
Almeno non subito.
 

giovedì 2 febbraio 2012

KAREN DZHANGIROV

  


Crescono i figli,
ora dopo ora perdendo maestà.
Ad ogni minuto
il loro mondo si riduce,
inesorabilmente,
dalla silouette d'un giocattolo
alla dimensione di un destino.

PABLO NERUDA






-Ode al giorno felice-
 

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.


Camminando,dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.


GIANNI RODARI


                                                                            FOTO DI JANAS DEL BLOG   JANAS   



Il cielo è di tutti
 
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

E' mio, quando lo guardo.
E' del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.

 

mercoledì 1 febbraio 2012

COSTANTINO KAVAFIS




La città

Hai detto:
" Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa,
dove ogni mio sforzo
è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure.
Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo intorno,
della mia vita consumata qui,
non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina."
Non troverai altro luogo,
non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro.
 Andrai vagando per le stesse strade.
Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case.
Sempre farai capo a questa città.
Altrove, non sperare,
non c’è nave, non c’è strada per te.
Perché sciupando la tua vita
in questo angolo discreto
tu l’hai sciupata su tutta la terra.



STING - Fragile





Cindy Horstman-harp Michael Medina-Bass 



Se il sangue scorrerà,
quando la spada incontrerà la carne,
essiccandosi al sole della sera,
la pioggia di domani laverà via le macchie.
Ma qualcosa rimarrà per sempre nella nostra memoria

Forse questo ultimo atto
è destinato a ribadire
una fondamentale verità:
che dalla violenza non può
e non è mai potuto nascere nulla.
Per tutti quelli nati sotto una stella arrabbiata, 
affinché non  dimentichiamo quanto siamo fragili...

La pioggia continuerà a cadere su di noi
come lacrime da una stella
La pioggia continuerà a dirci
quanto siamo fragili,
   quanto siamo fragili... 

VASCO ROSSI - " Sally "





...perchè la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
.. sopra la follia!
Senti che fuori piove, senti che bel rumore. 


Maurizio Cortese





LA PAZIENZA DEL VENTO

Qualche volta mi scopro
a immaginare
quanto veloce
avanzerebbe il vento
se il mondo fosse
un'immensa pianura.

Non conoscerebbe ostacoli,
arriverebbe là dov'è partito,
s'acquieterebbe di spossatezza.

Invece con infinita pazienza
si piega a sfiorare ogni cosa:
s'eleva, s'abbassa, si gira
fiero della sua missione.

Come indomita carezza,
come pungente brivido,
infallibile c'invita
a preferire la vita.