martedì 31 gennaio 2012

COSTANTINO KAVAFIS


                                                                                                                    foto Riccardo Mendicino

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
augurati che la strada sia lunga,
ricca di avventure e di conoscenza.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Poseidone:
non sarà questo il genere di incontri
durante il cammino
se il pensiero resterà elevato e
 se l’emozione non abbandonerà mai 
il tuo corpo e il spirito.
Non incontrerai i Lestrigoni e i Ciclopi
né il furioso Poseidone
se non li porterai con te, nel tuo cuore,
se la tua anima non li porrà davanti ai tuoi passi.

Augurati che la strada sia lunga.
Che siano molti i mattini estivi
in cui soddisfatto e felice
entrerai in porti mai visti prima:
visita gli empori fenici
e acquista belle mercanzie,
madreperle e coralli, ebani e ambre,
e ogni sorta di profumi penetranti,
quanti più profumi penetranti puoi;
e va in molte città d’Egitto,
a imparare, imparare dai sapienti.

Tienila sempre in mente, Itaca.
La tua meta è approdarvi.
Ma non affrettare i tuoi passi.
Meglio che il tuo viaggio duri molti anni;
e che attracchi alla tua isola ormai vecchio,
ricco di ciò che hai conosciuto lungo il cammino,
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Non saresti mai partito, senza di lei.
Questo solo ha da darti.

E se la trovi povera,
non pensare che Itaca ti abbia ingannato.
Sei diventato così saggio ed esperto 
che avrai capito ciò che Itaca vuol significare.


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