martedì 31 gennaio 2012

VINICIUS DE MORAES



Tenerezza

Io ti chiedo perdono di amarti all'improvviso                   
benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,   
delle ore passate all'ombra dei tuoi gesti
bevendo nella tua bocca
il profumo dei sorrisi              
delle notti che vissi ninnato
dalla grazia ineffabile dei tuoi passi
eternamente in fuga
porto la dolcezza di coloro
che accettano malinconicamente. 
E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
non porta l'esasperazione delle lacrime
ne il fascino delle promesse
ne le misteriose parole dei veli dell'anima...
È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
e richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
e lasci che le mani ardenti della notte
incontrino senza fatalità
lo sguardo estatico dell'aurora.
 




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