domenica 29 gennaio 2012

ERICA JONG



Il gioco a incastro

Si unirono
come fratello e sorella,
amici perduti,
orfani divisi dal tempo.

Lui le morse la spalla
e le entrò nel sangue per sempre.
Lei gli morse la lingua
e cambiò il tono della sua canzone.

Camminarono insieme stupiti
di non essere soli.
Cercarono la solitudine
come cani perduti.

Ma lingua e spalla
li univano.
Lei, svegliata dai suoi incubi;
lui, stupito dai suoi sogni.

Lui la penetrava
e gli sembrava di tornare dentro di lei.
Lei godeva
e le sembrava che le si sciogliesse la pelle.

Lei temeva di non avere più niente da scrivere.
Lui temeva che lei lo prosciugasse e svanisse.

Parlarono di queste cose,
insieme, uniti.
Lei cercò di capire
il gioco a incastro del suo cuore.

Lui la fece a pezzi
e la ricompose
con precisione estrema.

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