martedì 10 gennaio 2012

Attilio Bertolucci



Assenza
 
Assenza,
più acuta presenza.
Vago pensier di te
vaghi ricordi
turbano l'ora calma
e il dolce sole.
Dolente il petto
ti porta,
come una pietra
leggera.





La rosa bianca




Coglierò per te



l'ultima rosa del giardino,



la rosa bianca che fiorisce



nelle prime nebbie.



Le avide api l'hanno visitata



sino a ieri,



ma è ancora così dolce



che fa tremare.



E' un ritratto di te a trent'anni,



un po' smemorata, come tu sarai allora.


















Paese d'inverno
 

Che il sole dopo la neve

appaia, e le nuvole si tingano di rosso

come schiave: la neve sui tetti

un rossore colorirà, guancia di principessa.

S'alzi un leggero vento

e spenga l'acqua, che s'era addormentata,

con assonnata voce di pastore;

escano fanciulle con scialli,

lampeggiando gli occhi neri,

e improvvisamente corrano punte dall'aria

simili a uccelli che s'alzino a volo.

E gli zingari rubino ragazzi.




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