martedì 17 gennaio 2012

CESARE PAVESE



La luna e i falò

"Un paese ci vuole,
non fosse che per il gusto di andarsene via.
Un paese vuol dire non essere soli,
sapere che nella gente, nelle piante, nella terra
c'è qualcosa di tuo,
che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
"Questa è nuova" dissi. "Allora credi anche nella luna?"
"La luna" disse Nuto, "... bisogna crederci per forza."
"Che cos'è questa valle per una famiglia
che venga dal mare,
che non sappia niente della luna e dei falò?
Bisogna averci fatto le ossa come il vino e la polenta,
allora la conosci senza bisogno di parlarne,
e tutto quello che per tanti anni ti sei portato dentro
senza saperlo si sveglia adesso
al tintinnìo di una martinicca,
al colpo di coda di un bue,
al gusto di una minestra,
a una voce che senti sulla piazza di notte".
"Potevo spiegare a qualcuno
che quel che cercavo
era soltanto di vedere quello che avevo già visto?" 



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