martedì 17 gennaio 2012

GIORGIO GABER



Dedicated to me......


La "cosa"


Ma cosa sto cercando da quarant'anni...
e inciampo sempre, è vero.
No... Secondo loro lo faccio così per passatempo.
E' che l'amore è una parola strana, vola troppo.
Andrebbe sostituita...
Non sarebbe meglio chiamarlo la "cosa"?
Potrebbe diventare più concreto.
All'inizio io l'amavo...
Certo all'inizio ho sempre amato.
Voglio dire che ho avuto degli attimi intensissimi,
che al momento sembra ti lascino
dei segni profondi, importanti.
Ma la "cosa" non è questo!
O meglio, non è solo questo.
La "cosa" è trasformazione, percorso, crescita insieme.
E' un patto di sangue stipulato tra due persone, forse,
prima ancora dal destino.
La "cosa" è l'amore...
No... è un'altra qualità dell'amore.
Una qualità che non rimpiange gli attimi
perchè diventa la vita.
Non so se avrò mai la fortuna di farlo questo patto.
Forse ci vorrebbe un uomo...
Certe volte ho provato a cambiare,
a ricominciare da capo: a reincarnarmi...
Ma mi sono sempre reincarnato senza di me!
Ecco...
Senza avere avuto una realtà,
io passo evanescente tra i sogni di alcune donne
che non hanno avuto la possibilità di completarmi.
Ci sarà senz'altro il modo di fare la "cosa"...
Altrimenti il nostro destino è quello di essere
delle scorze di uomini,
degli involucri!
Mai persone...
Magari dei personaggi, simpatici e affascinanti!
Mai persone!

Ma se è così,
l'amore non sarà mai materia, terra, "cosa".
Sarà sempre una parola che vola...
Una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa,
e ti rende tanto più ridicolo,
quanto maggiore è la sua bellezza.

Grazie a Carlo e al suo prezioso scrigno...


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