venerdì 20 gennaio 2012

CONTESSA LARA



MEZZANOTTE

Quando a notte si velano
Le pie stelle, e il suono dell'ore
Da San Carlo al Corso in dodici
Balzi arriva nel mio cuore,
          e la luna solitaria
per il cielo chiar s'effonde,
e gli alati sogni calano
lievi, a frotte vagabonde,
su 'l terrazzo io muoio tacita,
e tra' fior del parapetto.
          Ma un'altra ombra a un punto sorgere
ecco dietro: su le chiome
sento un bacio e un respir tiepido
che si esala nel mio nome.
          Non mi volgo io, ma con languido
atto il capo indietro piego,
e d'un braccio quel suo pallido
viso al mio stringo e ripiego.
          Le nostre ombre si confondono
Mentre avvinti si rimane:
e s'intorno alto singhiozzando
invisibili fontane.
          Volan l'ore... Chi mai numera
I miei baci e i baci suoi?
Par che Dio non lasci vivere
Nella notte altri che noi.

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