venerdì 20 gennaio 2012

MARGHERITE YOURCENAR




Ragazza

Le tue calde mani, morbide scintille,
inutilmente sfiorano la mia solitudine;
il tuo piacere non è per me che un dovere;
il disdegno presiede ai miei favori.
Il frutto banale dove diamo morsi
tende al recinto dell'abitudine;
trucco male la mia ebetudine;
del fresco carminio di abbandoni.
Senza che io senta la tua forza,
stringe solo un'assente la tua smania;
il cuore sogna distratto o s'addormenta.
Come una fanciulla i suoi denari,
sul confine del cielo, alcova d'oro,
i miei occhi pensosi contano gli astri.

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